Che figuraccia! E’ decisamente il frutto dell’improvvisazione. Superato il momento di euforia iniziale, il calcio lucerino, annacquato di torremaggiorese, è tornato con i piedi per terra. Il Lucera-Torre sta prendendo sonore legnate su tutti i campi ed anche su quello amico. Meno male che nei tabellini dei giornali la squadra passa sotto l’egida del Torremaggiore, almeno limitiamo i danni di immagine. Le partite sinora disputate hanno certificato sostanzialmente la reale, modestissima forza della squadra, che messa in campo all’ultimo momento, non poteva dare francamente di più. Si, d’accordo c’è stato un buon inizio, che oggi possiamo definire solo di fortuna, di circostanze favorevoli convergenti. Se si può bisogna intervenire subito per evitare il ridicolo.
Del resto che l’operazione Lucera-Torre non fosse sostenuta da un adeguato piano finanziario e tecnico era notorio, anche se qualcuno si era illuso di poter aggirare i fondamentali di una preparazione seria e di una impostazione di fondo che guardasse lontano. Certo, l’operazione di far risorgere il Lucera Calcio sulle ceneri del Torremaggiore poteva anche passare per riuscita formalmente, a livello della messa a posto delle carte. Però, come si vede, non è bastata. E non è bastata anche perché il retroterra di tale operazione doveva essere rappresentato dal sostegno del Foggia, che, come abbiamo già detto, versa in acque difficili, come testimoniano le cronache di provenienza foggiana. Probabilmente sarebbe stato meglio fermarsi per qualche anno e ripensare il calcio con tutti i presupposti della letteratura calcistica. Se continuiamo ad inanellare ancora altri risultati negativi ci presteremmo a figuracce indicibili, che getterebbero fango sul quel tanto di positivo che pure è stato concretato negli anni scorsi. E’ il momento di tirare le somme e di capire da grandi cosa si vuole fare.
a.d.m.
