Siamo sinceri: si è gonfiato il nostro petto di orgoglio di gente della Daunia quando alla inaugurazione della Fiera del Levante abbiamo ascoltato per televisione i due passaggi riguardanti il Tribunale di Lucera ( e relative sedi distaccate), inseriti all’interno dei discorsi di saluto del Governatore della Puglia, Nichi Vendola, e del Sindaco di Bari, Michele Emiliano. Due passaggi per ribadire l’errore che si stava commettendo nel sopprimere gli uffici giudiziari lucerini, che sul territorio sono davvero un baluardo contro la criminalità organizzata e spicciola. Due passaggi solenni, spettacolari, se vogliamo, ma inutili, perché di quello che si è detto a Bari non resterà alcuna traccia formale. Il Presidente Monti ha ascoltato correttamente ( non come ha fatto il suo Ministro Paola Severino!), ma siamo certi che il suo pensiero era rivolto agli importanti impegni, anche di carattere internazionale, che lo attendevano dopo la parentesi barese. Vogliamo dire che agli atti non rimarrà nulla, anche perché il professor Monti ha preferito svincolarsi dai problemi specifici per non rimanere impantanato in promesse che non poteva mantenere. Anzi, l’impressione è che il Presidente abbia volato alto sulla materia della geografia giudiziaria addirittura attraverso un atteggiamento di apprezzamento per quello sinora è stato fatto, come dire approvazione in toto del piano alleggerimento dei tribunali.
Bisogna dire che il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, si è speso molto per il problema, anche se obiettivamente non aveva alcuna possibilità di fare qualcosa di concreto. Lo ha fatto anche a seguito delle sollecitazioni del suo rappresentante in loco Pietro Scioscia, il quale, dopo aver lasciato il Pd, ha aderito proprio alla lista del Sindaco di Bari. Il Governatore, invece, si è messo la mano sulla coscienza con quella mezza frase pro Tribunale inserita nel suo discorso. Occorreva ben altro per impressionare il professor Monti, a cui piace volare alto e costituzionalmente non gli riesce di calarsi nei problemi specifici delle comunità. Difatti, la stessa sorte è toccato al problema della trivellazioni nelle acque delle isole Tremiti, per il quale ha preferito adottare la stessa tattica seguita per il Tribunale: far finta di aver ascoltato e null’altro. Nessun impegno, come se la connotazione tecnica del Governo non debba dar conto alla volontà popolare espressa dalla politica. Ribadiamo che dalla Regione Puglia occorreva un impegno diretto e serio, formalizzandolo attraverso un documento che esprimesse il forte dissenso della maggiore istituzione regionale dinanzi alla logica del ridimensionamento della presenza di Tribunali e Procure e, nel contempo, a sostegno di quei presidi che hanno le carte in regola per continuare a vivere, come quello di Lucera.
Dalle nostre parti continua il dibattito sulla decisione del Ministro Paola Severino di non ricevere la delegazione lucerina, la cui autoconvocazione sarebbe stata preannunciata due giorni prima. A parte l’aspetto delle forme, in tanti hanno sottolineato l’indolenza del Ministro Severino, che non ha salvato eppure la faccia, come ha fatto al Quirinale, dove, comunque, c’è stato un interlocutore, sia pure non nella persona del Presidente, il quale, ovviamente, non più ricevere tutte le delegazioni che si presentano sotto il suo portone. Francamente consideriamo indolente e protervo l’atteggiamento del Ministro, che ha offeso i territori dei Sindaci che pensavano di essere legittimamente ascoltati. Questo è fascismo, come dice Grillo, e davvero mortifica la democrazia. Altro argomento è quello della mobilitazione delle forze istituzionali e politiche, che negli ultimi giorni si è fatto corposo. E va bene. Meno bene è che questa reazione sia avvenuta nel finale, quando ormai i giochi erano fatti. Si sapeva che il Tribunale di Lucera era nella lista dei sopprimibili, per cui sarebbe stato meglio muoversi prima e produrre a tempo debito i tanti documenti di protesta. L’avvocato Giuseppe Agnusdei dice che i margini sono stretti, ma sino alla fine bisogna lottare per evitare che si consumi un atto di ingiustizia nella….. Giustizia, in danno delle nostre popolazioni e di Lucera in particolare. Speriamo che abbia ragione e che il suo grande impegno messo in campo in questi giorni possa essere coronato da un risultato positivo.
a.d.m.


