L'ospedale "Francesco Lastaria" di Lucera, ancora una volta, si fa raccontare e purtroppo ancora una volta non certo per le sue, e ve ne sono, eccellenze mediche, ma per il degrado che vive, e questa volta non possiamo accusare la Direzione generale dell'Asl; infatti dopo aver ricevuto varie segnalazioni da parenti e pazienti, quest'ultimi permetteteci di definirli tali per la loro tolleranza, ci siamo recati presso il nosocomio lucerino per costatare, personalmente, quello che ci è stato raccontato. Ascensori che non funzionano, e qualcuno da circa un mese, incuria nella raccolta dei rifiuti e parcheggio selvaggio. Insomma, questa volta agli ammalati e ai parenti, si aggiungono anche le lamentele di alcuni dipendenti e di sanitari dell'ospedale, che ci hanno confermato che si vive "alla giornata".
"Ospedale fai da te ? ahi, ahi, ahi, frase di un noto spot televisivo.
Nei corridoi abbiamo ascoltato le lamentele di fatti che lasciano l'amaro in bocca, perchè accaduti proprio in una struttura sanitaria e per di più pubblica.
Un ultimo e grave episodio è avvenuto qualche giorno fa, un cadavere di un uomo doveva raggiungere l'obitorio, ma dove aver trovato un primo ascensore bloccato, si è dovuto ricorrere ad un altro, che durante la discesa si è bloccato, ed è rimasto fermo circa trenta minuti prima dell'arrivo del tecnico; quest'ultimo ha faticato non poco, perchè l'ascensore utilizzato era ancora privo della manutenzione programmata e autorizzata da tempo, dalla direzione generale, ma non ancora eseguita dall'area tecnica lucerina.
Ma l'ascensore bloccato, il corpo dell'uomo, ha dovuto girovagare per altre vie prima di giungere nell'obitorio, ma non finiva lì, perchè l'accesso esterno erano quasi del tutto ostruito da alcuni mezzi parcheggiati, il tutto avveniva sotto la sguardo attonito e sgomento dei parenti e gli amico.
Insomma un episodio che non può essere sottaciuto, perchè se in quell'ascensore ci fosse stato un malato grave e bisognoso di terapie ed interventi di urgenza, non sappiamo come sarebbe andato a finire.
Presso il Lastaria ci sono una decina di ascensori, molti sono ormai vecchi ed usurati dal tempo, alcuni sono senza revisione, ed alcuni addirittura fermi da circa un mese.
Non c'è l'ha sentiamo di puntare il dito sulla direzione generale, perchè ignara di quel che succede a Lucera, visto che, chi di dovere, fa come le tre scimmiette, non vedo, non sento e non parlo.
Ed ecco allora che il direttore sanitario riceve le lamentele dei medici, infermieri e malati, ma parla forse al vento, visto che il direttore amministrativo, alza il telefono e demanda tutto all'area tecnica, che pare addirittura irraggiungibile telefonicamente, ma allora chi si deve preoccupare del buon funzionamento dell'ospedale ?
Ma oltre alla segnalazione degli ascensori rotti, quelli che si fermano strada facendo e procurano danni morali e psicologici, ma che potrebbero, anche, essere causa di morte, qualora all'interno degli stessi vi transitassero urgenze mediche, molti ci hanno segnalato i parcheggi selvaggi.
Passeggiando e con non poca difficoltà, abbiamo rilevato auto in doppia fila, auto in zone rimozione, insomma il parcheggio selvaggio è di moda al Lastaria, ma fin qui potrebbe non essere nulla di grave o quasi, il fatto è che si parcheggia davanti agli ingressi riservati ad alcuni reparti dedicati a malati che devono avere l'accessibilità con mezzi propri e devono essere liberi e facilmente raggiungibili, anche da mezzi sanitari, come le stesse ambulanze.
Ma non finisce qui, passeggiando ci imbattiamo nella zona riservata alla raccolta dei rifiuti, e guarda un po' anche qui l'incuria, cassonetti stracolmi e forse non utilizzati correttamente.
Ma chi controlla è la domanda che ci siamo posti.
Inutile dire che abbiamo fatto capolino nelle stanze, e dopo aver bussato ed atteso, nessuno ci ha aperto, all'ingresso qualcuno ci riferisce che il direttore sanitario era a Foggia, gli altri due in giro, forse, nell'ospedale, e certamente impegnati, è questo ci sta anche bene.
Ora però ci sorgono dei dubbi, ma forse a qualcuno fa piacere che una così bella struttura, per altro ancora in fase di ristrutturazione, con tanti medici e personale specializzato, vada a rotoli.
O forse qualcun'altro preferisce che noi della stampa segnaliamo il solo degrado per poter procedere con più scioltezza con i tagli che sono già in cantiere.
Castrignanò pensaci tu, bisogna, si, risparmiare, restringere, ma a volte bisogna premiare anche chi fa il suo lavoro con passione, e qui spezziamo una lancia a favore del direttore sanitario, Mezzadri, spesso contestato, forse anche a giusta ragione, ma che per l'ospedale si è sempre battuto.
Direttore generale scriviamo per conto di tutti, e per l'interesse del buon funzionamento dell'ospedale e non certamente per polemizzare, ma ci permetta ancora di utilizzare uno spot televisivo, sociale questa volta, "basta poco che c' vo".
Nino Bruno